 
 
              Scendendo dalla Chiesa Nuova, all’incrocio con il VialePasitea, 
                si può imboccare, a sinistra, Via Monte e raggiungere la chiesetta, 
                di S. Matteo. Di forma rettangolare con volta a botte lunettata, 
                fu restaurata nel 1797, come ricorda una lapide inserita nel leggiadro 
                e pregevole pavimento a memoria dell’evento: - A divozione di 
                Marcandonio (sic) Caldiero A.d. 1797. Ad un secolo di distanza 
                fu nuovamente restaurata come ricorda una seconda lapide: - A 
                divozione di Giuseppe Massa ristaurata nel 1897. Le pareti sono 
                ornate con stucchi a rilievo e lesene. Al di sopra della chiave 
                degli archi vi sono angioletti di stucco analoghi a quelli posti 
                in chiave degli archi della navata centrale della Chiesa dell’Assunta 
                e della chiesa di Santa Margherita. Analoghi anche i capitelli 
                pseudo-compositi delle lesene.
              Sul lato sinistro entrando è murata un’acquasantiera di porfido 
                rosso. 
              In questa chiesa, fino al secolo scorso, era conservata un’antica 
                lastra di marmo, reperto forse della villa romana ed ora al Museo 
                Nazionale di Napoli, raffigurante un uomo con una cesta di frutta 
                circondato da suonatori di pive.
              Anche l’esterno di questa cappella, che prospetta sulla stretta 
                e ripida scalinatella di Via Monte, è priva di elementi decorativi, 
                eccezion fatta per una struttura ad arco al di sopra del timpano, 
                nella quale è sistemata una campanella.