Lungo le rampe che conducono alla spiaggia di Fornillo, s’incontra
la chiesetta di S. Margherita. E’ di forma quadrangolare ad una
sola navata con due altari laterali e volta a botte lunettata.
Sull’ingresso vi è la cantoria con l’organo, ora fuori uso, e
sul lato sinistro la sacrestia.
Costruita dalla famiglia Porcelli forse nel XVI o XVII sec. venne
restaurata nella seconda metà del ‘700, a cura degli abitanti
del rione e col contributo di Nicola Romito come ci ricorda l’iscrizione
che segue posta su una lapide murata all’esterno della facciata
principale:“Templum hoc divae Margaritae Virginis et Martyris
huius Regiae Terrae Positani ex familia Porcelli diu dirutum ex
divotione civium universitatis casalis Furni inferioris cohoperante
Nicolae Romito quondam Petri eorum sumptibus a fundamentis”.(
L’altare maggiore, in commesso marmoreo, ha alla sua base la
seguente iscrizione: “A DIVOZIONE DI P. GERVASIO FIORENTINO A.D.1790”.
Al di sopra dell’altare, in una nicchia, è custodita la statua
di santa Margherita. Gli altri due altari delle cappelle laterali,
anch’essi in commesso marmoreo, portano, sul primo a destra, la
seguente iscrizione: PER DIVOZIONE DELLI DEVOTI DI M. ADDOLORATA
A.D. 1791”, sull’altro a sinistra: “PER DIVOZIONE DI P. BENEDETTO
E GESUELE DI PALMA A.D. 1791. Tra le altre opere custodite in
questo tempio vi sono una statuetta dell’arcangelo Raffaele, una
di santa Margherita e una dell’Addolorata.
Pregevole è il pavimento in cotto campano, parzialmente maiolicato,
decorato con motivi floreali analoghi a quelli del pavimento maiolicato
della Chiesa nuova, per cui si può dedurre che per i lavori di
ricostruzione e di restauro, che alla fine del sec.XVIII, interessarono
quasi tutte le chiese di Positano, i pavimenti furono commissionati
alla stessa bottega d’arte e tutti gli stucchi e le decorazioni
interne che qui, come nella chiesa di S. Matteo, sono identici
a quelli che si ritrovano nella chiesa dell’Assunta, devono essere
stati eseguiti dagli stessi maestri decoratori